IN UN "BATTITO DI MANO" SIMONE FRULIO SI RACCONTA.

Simone Frulio è lì, con i suoi occhi chiari e il sorriso pulito, da bravo ragazzo. Lui sa cosa significhi impegnarsi. L’ho imparato – dice – dai miei genitori, che hanno sempre lavorato molto.

Un ragazzo, Simone, legato alla propria famiglia e in particolare alla sorella Alessia, che ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella sua vita. Sua è infatti la responsabilità della passione per Laura Pausini e, forse, l’inizio di tutto.

Un “enfant prodige” che a soli dieci anni, per caso, si ritrova a fare tre edizioni di “Io Canto” con Gerry Scotti. Poi X Factor 7 con i Freeboys, nella squadra di Simona Ventura. Simone, che da bambino scriveva poesie, oggi scrive le proprie canzoni: testi che raccontano di sentimenti, di emozioni, viste attraverso gli occhi di giovane e talentuoso cantautore. Prossimo alla Laurea, traccia il proprio percorso con determinazione, nella consapevolezza che i sogni possono diventare realtà.

“E tu non lo sai, non lo capirai mai,
tutti i valori e gli ideali che hai
ti porteranno dove non sei mai
stato, dove non ti sentirai più
isolato…
Non sono gentile, dico solo quel
che penso, se non ci credi dirò
cose senza senso,
riprenditi la padronanza di te
stesso, quella che hai coltivato e
amato come il sesso
Abiti lontano ma con un battito di
mano ti precipiti da me
come se fossi un aeroplano
musica alta gioia che sale,
se te ne vai sto male”.
(Battito di mano, Simone Frulio)

D: Questo brano traccia un nuovo percorso. Oggi sei un cantautore, che sa in quale direzione sta andando. Vuoi parlarcene?

R: “Battito di mano” rappresenta la mia “ri-partenza”. Dopo una serie di esperienze importanti, come solista e nel gruppo dei Freeboys, oggi sperimento un nuovo modo di scrivere. Un’amicizia, tra le più importanti, mi ha spinto a trovare una modalità diversa per comunicare. Il mio amico stava attraversando un momento davvero complicato. Mi sentivo impotente. La mia determinazione a essergli d’aiuto mi ha indicato la via. Lui, ballerino di break dance e rapper per passione, mi ha ispirato ad un nuovo linguaggio. Scrivere in rima per me era davvero un esperimento del tutto nuovo, che mi ha stupito. Quasi tutti i brani dell’album sono stati scritti così, anche se non ho rinunciato al cantato che mi caratterizza e rappresenta. “Quasi” perché tre brani non sono stati scritti da me, ma da autori importanti. Quando mi capitano pezzi così belli mi piace interpretarli a modo mio. Allora mi vedrete non solo come cantautore, ma come interprete.

D: Qual è il significato di “Battito di mano”?

R: Non è una canzone d’amore ma un inno all’amicizia. “Un battito di mano” e sono lì da te, per te. Esserci sempre, comunque e dovunque, nonostante si viva lontani, perché “ti precipiti da me se come fossi un aeroplano”. Potrebbe sembrare scontato, ma in questo testo, ci sono parole "rubate" ai nostri messaggi: le più pesanti, quelle che lui usava contro se stesso. Io le ho messe in rima perché diventassero per lui una mano tesa, per risollevarsi. Gli ho inviato gli screenshot delle nostre conversazioni, che sono diventati parte integrante della canzone. Poi ho registrato un video, in camera mia e gliel’ho inviato. Mi aspettavo una reazione immediata, che non c’è stata. Sono passati due giorni, lunghissimi per me, in cui ho pensato di averlo deluso, di non essere riuscito nel mio intento. Poi, finalmente, la sua telefonata. La certezza, di essere davvero riuscito a colmare la distanza che ci separava.

D: Sei salito sul palco bambino, a Io Canto con Gerry Scotti, adolescente a X Factor 7 con i Freeeboys nella squadra di Simona Ventura. Quando hai capito che questo poteva essere il tuo mestiere?

R: In realtà ho vissuto con tanta gioia, divertendomi, l’esperienza di “Io Canto”. Nonostante fossi giovane sognavo di fare questo mestiere. I dubbi sono invece arrivati dopo. Ho avuto quasi un rifiuto per quello che, fino ad allora, era il mio mondo. Dopo l’esperienza del gruppo, nonostante X Factor ci abbia dato modo di fare tantissima esperienza, ho avuto bisogno di allontanarmene un po’. Forse anche le dinamiche del gruppo e l’età, avevo sedici anni, sono state decisive.
Mi sono preso il tempo di dedicarmi agli studi, ai viaggi. Un tempo che mi ha aiutato anche a ritrovare i ritmi che in passato avevo dovuto sacrificare per i molti impegni che avevo.

D: Sei un giovane cantautore, ma anche uno studente prossimo alla laurea. Come riesci a conciliare i tuoi impegni lavorativi con tutto il resto?

R: Ci sono abituato. Quando, ho fatto “Io Canto” lasciavo la scuola per andare alle prove e spesso ero in giro per l’Italia. Ti dirò di più - dice sorridendo - ho fatto anche molto sport, trovando il tempo per fare tutto. Credo che avere delle passioni nella vita sia di aiuto. Anche nelle relazioni sono attratto da chi ha qualcosa da dire, da chi ha interessi, anche se diversi dai miei. Certo, a volte richiede impegno conciliare il mio lavoro, nel periodo degli esami...ma si può fare! Ho scelto un percorso di studi che non è estraneo al lavoro che desidero fare. Mi sto laureando in Lingue con indirizzo Media e Comunicazione, perciò ho la fortuna di approfondire tematiche per me interessanti.

D: Come ti relazioni con i tuoi coetanei? Sei uno che “se la tira”?

R: L’Università mi ha restituito la possibilità di “rientrare nella mischia”. Avevo bisogno di passare del tempo in famiglia, con Alessia mia sorella e i miei genitori, nella semplicità.
Oggi sono semplicemente io. Ho molti amici, anche di lunga data, sparsi ovunque. Condivido molto del mio tempo con alcuni di loro. Mi piace osservare chi mi circonda: spesso trovo lo spunto per una nuova canzone o semplicemente un’introspezione. La scrittura è sempre stata una mia passione. Da bambino scrivevo poesie e questo mio modo di guardare il mondo è ancora oggi fonte di ispirazione.
Se sono in compagnia, con ragazzi che non sanno di me, evito di raccontarmi. Non sono proprio il tipo che se la tira!
Sono felice, di essere ciò che sono. Di poter scrivere quello che penso e di poter fare questo mestiere. Sono un ragazzo come tanti, che spera di realizzare il proprio sogno.

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