
SIMONE PRESENTA "REALTA'". A NOVEMBRE IL NUOVO ALBUM
IN ATTESA DEL SINGOLO, SIMONE PRESENTA OGNI SETTIMANA UN BRANO DEL SUO PROSSIMO ALBUM. DOPO "BATTITO DI MANO" OGGI CI PARLA DI "REALTA'.
D: Il brano “Realtà” è molto intimo e “diretto”. Vuoi parlarcene?
R: “Realtà” è un brano scritto e musicato da me. Nasce da un momento difficile alla fine del Liceo, quando due amici a cui ero molto legato sono spariti all’improvviso. Un momento di rabbia e di profonda delusione che ha segnato un grosso cambiamento, ma in nessun modo il prendere strade diverse dovrebbe farci dimenticare un amico vero.
Ho scritto di getto questo brano per dire cosa avevo nel cuore usando espressioni pesanti senza poi cambiare nulla, perché ormai mi ci ero affezionato. Un brano che parla ancora di amicizia, come nel precedente singolo “Battito di mano”, ma da un punto di vista molto diverso. “Realtà” è la storia di un’amicizia e del suo tradimento.
D: Quali sono i tuoi progetti immediati?
R: A ottobre conseguirò la laurea, poi mi iscriverò al Master in “Fare TV, Gestione, Comunicazione e Sviluppo”. Nonostante stia lavorando al mio ultimo disco in uscita a Novembre, voglio proseguire i miei studi. Faccio tante cose e devo ammettere che non mi pesa portare avanti Università e lavoro. Gli studi che ho scelto, essendo relativi a campi d’interesse affini alla professione che desidero fare, mi danno ulteriori motivazioni.
D: Quale opinione hai sul mondo musicale contemporaneo?
R: Va tutto molto veloce. Non si può sbagliare e difficilmente si concede tempo per fare percorsi di crescita. Ogni giorno ci sono tantissime uscite discografiche: una “mischia” dove è davvero complicato trovare il proprio spazio. I Talent, che peraltro io ho fatto, insieme alle etichette discografiche manovrano una grande fetta del mercato a volte “bruciando” artisti che, spenti i riflettori, spariscono nel nulla. Ascolto davvero di tutto, ma è il testo con i suoi contenuti a catturare la mia attenzione: oggi credo sia di vitale importanza essere affiancati dalle persone giuste.
L’incontro con Paolo Paltrinieri ha rappresentato per me una svolta importante perché mi sono sentito compreso e apprezzato ed è subito scattata una bella sintonia. Paolo ha capito quale fosse la mia direzione, infatti il prossimo disco in uscita è il primo con lui.
D: Cantautore e studente modello, trovi il tempo per andare ai concerti? Quali?
R: Tanti, troppi. Alle volte dello stesso artista vado anche a tre concerti di fila. Per cominciare, non mi perdo i concerti di Laura Pausini, che è stata e rimane il mio primo amore. Ultimo, che mi affascina per come scrive pur essendo molto giovane, penso sia al di sopra della media e mi piace davvero molto. Adoro i Coldplay e il loro concerto a San Siro è stato il più bello in assoluto. Mi piacciono anche Giorgia e Marco Mengoni. Non appena ne ho l’occasione vado comunque a qualunque concerto. Sono sempre molto curioso e mi piace osservare chi fa musica. Credo si possa sempre imparare qualcosa.
D: Prendi mai in considerazione l’idea di una collaborazione?
R: Sì, certamente: un’idea c’è già! Sono molto legato a Benedetta Caretta che incontrai ai tempi di “Io Canto” con Gerry Scotti. Lei ha una voce pazzesca e - come me - scrive molti dei suoi testi. Con Benedetta c’è intesa e stiamo cercando a tal proposito di “fare progetti”. Sono curioso e mi piace mettermi alla prova per cui a priori non escludo la possibilità di collaborare con altri.
tratto da zerkalospettacolo.com - articolo di Roberto Puntato.